Ogni maledetta domenica noi popolo di disadattati etilici ci svegliamo con l'enigma con la "E":come faccio passare questa domenica in maniera rapida ed indolore, senza accorgermi che è domenica, senza lasciare che la depressione post sbronza prenda il sopravvento? Stamattina per la prima volta mi sono svegliata con il pensiero opposto: "Come faccio a non farla passare? A moltiplicare le ore per far sì che io abbia il tempo per tutto e tutti?".
Le ore mi stanno scivolando tra le dita ed ho persino dimenticato di piangere. Lo faccio ora in maniera furtiva in una casa che non è mia, sfuggendo ad occhi indiscreti. Lascio cadere le lacrime che parlano delle mie paure, di quel qualcosa che ti si spezza un pò dentro ogni volta che lasci il tuo mondo per affrontarne uno ignoto. Penso a white, che mi perdona sempre e che ho il terrore mi dimentichi, penso a mia madre, che più forte di quello che credo ma sò perfettamente che sta soffrendo. Crollo, silenziosa e composta come sempre.
Fortuna che è domenica e chi si ferma è perduto. Fortuna che c'è la festa della zuppa, che è liquida, e si confonde con le lacrime.
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