Dopo una notte in un squallido motel davanti alla Rodoviaria di Paranaiba sono approdata a Jeri, piccolo villaggio sulla costa attorniato da dune. Niente a che vedere con la purezza di Lençois ma ugualmente un posto magico dove comunque ci si può godere metri di spiaggia deserti. Ho trovato una pousada gestita da una buffa ragazza tedesca che ha sub-affittato il villino da un tale di Barcelona; e'una piccola comune, ognuno dà una mano, tutti i muri sono dipinti da lei con farfalle e fiori, amache dovunque. Angela, così si chiama la ragazza, mi ha chiesto se voglio stare qui e dare un mano in cambio dell'alloggio gratis e un pasto. Ci sto pensando, il Brasile e' molto piu' caro di quello che mi aspettavo e ho deciso di fermarmi un paio di giorni in più' qui, per fare il viaggio fino a Fortaleza con Diane, la ragazza olandese con la quale sto viaggiando. Così la proposta di Angela cade a fagiuolo.
Qui si sta bene, la brezza dell'Atlantico rinfresca ventiquattro ore su ventiquattro e ogni sera, al tramonto, c'è una roda di capoeira sulla spiaggia, è capoeira regional dove l'arte marziale è visibile ad occhio nudo.
I tempi sono più' rilassati, si esce a mezzanotte e si va in quella che chiamiamo caipi-street e che altro non è che un susseguirsi di chiringuitos che fanno ogni genere di shekerato con la frutta. Ho fatto amicizia con una ragazza di New York che fa agopuntura e piano piano mi sto convincendo a provare.
E'strano sono qui da tre giorni ma mi sento già a casa, e' una sensazione nuova dopo tutti questi mesi sempre con la sesazione di essere in prestito, finalmente qui mi sento più a casa come, e capisco quanto le relazioni con le persone con cui convivi il tuo quotidiano influenzino il tuo benessere interiore.
Stasera e'sabato : notte di forro', il ballo di coppia del posto. Sono capaci di andare avanti fino alle sette del mattino, io francamente dopo un po' mi stufo, trovare un ragazzo brasiliano che sia alto almeno quanto me e'praticamente impossibile e percio mi tocca nascondermi in un angolo per evitare che ogni 5 minuti qualcuno venga a chiedermi di ballare.
Ogni modo potrebbe essere l'ultima volta che ho occasione di ballarlo in questo viaggio quindi mi applicherò, chissà magari una caipirinha al melone dal mio barman di fiducia, soprannominato shaky carlos, mi aiutera' ad essere più' sciolta.
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